Sono già passati due anni da quando Instagram, l’applicazione più famosa e popolare per condividere foto con i propri utenti, ha introdotto la possibilità di pubblicare e condividere con i propri follower anche le storie. Una novità che era stata presa in prestito da Snapchat, e che consente agli utenti del social network di poter condividere piccoli frammenti della propria vita quotidiana sotto forma di brevi video (la durata infatti deve essere di massimo 15 secondi). Non c’è dubbio che questa novità abbia giovato all’applicazione stessa: le storie sono in questo momento uno dei caratteri distintivi di Instagram, e molto del successo di influencer e di personaggi più o meno famosi passa proprio dalla condivisione di questi frammenti di quotidianità. Chiunque sia iscritto a Instagram si sarà perso almeno una volta a seguire i piccoli scorci di vita quotidiana di una persona che segue con interesse, che sia un calciatore, una fashion blogger, una makeup guru etc…
La pubblicazione delle storie su Instagram
Le storie di Instagram non sono utilizzate però solo dai personaggi più famosi dei social: tutti gli utenti del social network hanno la possibilità di condividere con i propri follower pezzi della propria giornata. L’utilizzo delle storie, ad ogni aggiornamento di Instagram, si fa sempre più divertente (ad esempio, con l’aggiunta di gif, di filtri speciali, e da poco tempo anche con l’aggiunta di una musica di sottofondo), e non è difficile capire come mai sempre più utenti siano interessati a pubblicarle. Tutti ormai sanno come funzionano le storie di Instagram, e chiunque abbia mai postato una storia sul proprio profilo sa che ogni storia viene “monitorata” da chi l’ha pubblicata, ovvero che l’utente ha la possibilità di controllare da quante e da quali persone quella storia è stata vista.
Come vedere le storie di Instagram in anonimato?
Chi guarda una storia su Instagram, quindi, sa che il nome del suo profilo apparirà nella lista di chi ha visto la storia. La persona che ha postato la storia viene sempre informata su chi ha guardato la storia stessa. C’è però un modo per evitare che la persona che ha postato la storia sappia che un determinato profilo l’ha vista. Questo modo si chiama “Chrome IG Story”, ed è un plugin di Chrome di terze parti che permette, in primo luogo, di guardare le storie altrui nella versione desktop di Instagram. Funziona quindi solo sul pc, con buona pace di chi ha iOS e Android, che non potrà mantenere l’anonimato nella visione delle storie. Chi invece ha un pc e ha Chrome come browser, può installare questo plugin e vedere le storie di Instagram dallo schermo del computer. Sulla storia apparirà un’icona fatta a forma di occhio. Basterà cliccarci sopra per abilitare la cosiddetta modalità “visualizzazione anonima”.
Le caratteristiche della “visualizzazione anonima”
Questa particolare modalità di visualizzazione delle storie di Instagram (ricordiamo, solo dalla versione desktop) non solo nasconde, di fatto, il nome del profilo che sta guardando la storia, ma elimina anche la possibilità che l’utente che ha pubblicato la storia possa venire informato del fatto che qualcuno ha visto la storia. In poche parole: il “proprietario” della storia non vedrà né il nome dell’utente che ha utilizzato la modalità “visualizzazione anonima”, né che questa storia è stata vista anonimamente. Sarà quindi ignaro sia del nome che della visualizzazione stessa.
Instagram e la “visualizzazione anonima”
Non è difficile capire come una funzione come la visione di storie in completo anonimato sia totalmente divergente rispetto alle direttive e alle regole del gioco su cui si basa un social network come Instagram. Secondo il Social Media Consultant Matt Navarra la visualizzazione anonima sarà sicuramente un metodo molto usato e amato dagli utenti, ma probabilmente non passerà molto prima che Instagram corra ai ripari. “Tutto ciò potrebbe rivelarsi una funzione molto popolare per alcuni utenti” dice Navarra “tuttavia non credo che Instagram sia felice della faccenda e potrebbe benissimo inviare una lettera al creatore per chiedergli di bloccare il servizio. In passato Instagram è stato molto veloce nel fermare simili strumenti che violavano i suoi termini di servizio”. Vedremo come andrà a finire, e capiremo se in futuro il famoso social network metterà le mani su questa funzione.