Dicembre 6, 2024

Come creare un piano editoriale per i social

piano editoriale
Vediamo come creare un piano editoriale per i social, cos'è, quali passi seguire e quali sono gli strumenti più utili per la sua creazione

Per sviluppare una content strategy efficace, la prima cosa da fare è creare un piano editoriale per i social. Vediamo quindi di cosa si tratta e come realizzarlo.

Il piano editoriale è un documento, che può essere in versione digitale o cartacea, in cui vengono indicate le informazioni e le modalità di pubblicazione dei contenuti di un brand sulle diverse piattaforme online.

Il suo scopo è quello di pianificare ed organizzare, in modo preciso, tutte le attività di social management, la strategia digitale e il calendario di pubblicazione.

Per ottenere successo sui social è difatti fondamentale avere una strategia in linea con i valori e gli obiettivi aziendali.

Prima fase: analisi iniziale

Prima di scegliere e calendizzare post, stories, reel e tweet, è necessario avere ben chiari quali obiettivi si intende raggiungere, in che modo farlo e con quali risorse.

È importante quindi prima stabilire:

  • Obiettivi aziendali: i risultati da raggiungere e gli obiettivi in termini di business e di marketing,
  • Proposta di valore: cosa rende unico il brand rispetto ai competitori,
  • Caratteristiche principali di prodotti e servizi offerti: i loro punti di forza e debolezza, per capire su cosa puntare,
  • Trget di riferimento: chi sono le buyer personas e che tono of voice è meglio utilizzare,
  • Contesto di riferimento: qual è lo scenario di settore, quali sono i mercati geografici di riferimento e chi sono i concorrenti diretti ed indiretti.

Una volta analizzati questi punti, si procede col stilare una check-list delle risorse e degli strumenti a disposizione e dei vari social da presidiare.

Si verificano gli strumenti digitali disponibili, come email marketing, campagne ADV, SEO,il budget disponibile per l’advertising e le risorse umane da impiegare.

Fase due: come scegliere i contenuti del piano editoriale

Questa è la fase di content strategy, ovvero della scelta dei contenuti.

Anche in questo caso l’analisi è importante. Se vogliamo creare un contenuto che coinvolga la community ed accrescere i tassi di conversione, è necessario che questo crei valore per l’utente e per l’azienda.

Non basta elaborare grafiche, foto e video perfetti, ma bisogna capire cosa piace a pubblico, intercettare suoi comportamenti e capire i suoi bisogni.

Il passo successivo è quello di scegliere il formato più adatto al nostro obiettivo.

Mentre foto e video sono i migliori per aumentare l’engagement degli utenti, le infografiche e gli articoli hanno un’importante funzione formativa.

Per questo il consiglio è di differenziare i contenuti, i formati scelti ed anche i canali di comunicazione.

Ogni piattaforma è nata con scopi diversi ed un proprio pubblico e linguaggio, diversi dalle altre.

Non va quindi dimenticato di rispettare le diversità dei mezzi di comunicazione, adattando il messaggio al contesto di riferimento.

Instagram è, per eccellenza, il social delle immagini, LinkedIn è quello dei professionisti, Pinterest è perfetto per i tutorial e TikTok è perfetto per raggiungere il pubblico più giovane.

Fase tre: pianificare e organizzare i contenuti

Una volta stabilita la strategia è arrivato il momento di pianificare e organizzare la pubblicazione dei contenuti sui vari canali.

La prima cosa utile da fare è studiare il ciclo di vendita del prodotto e capire se durante l’anno vi sono eventi, festività o ricorrenze da sfruttare per pianificare contenuti e campagne dedicati.

Ad esempio si possono sfruttare le giornate mondiali e internazionali, queste sono racchiuse nel calendario virtuale open source Planthemoment, uno strumento molto utile per non perdertene nemmeno una.

Creare un piano editoriale per i social significa anche stabilire la cadenza di pubblicazione.

È necessario definire, non solo ,in che giorni della settimana pubblicare sulle diverse piattaforme, ma anche l’orario e la frequenza settimanale o mensile.

Ricordiamo sempre che ogni social ha le proprie caratteristiche.

Se ad esempio su Twitter è possibile pubblicare anche più volte nella stessa giornata, su Facebook la frequenza di pubblicazione ottimale è tra le due e le tre volte la settimana, mentre su Instagram è preferibile pubblicare un contenuto al giorno.

Insomma, quando si parla di pianificare e organizzare i contenuti per il piano editoriale non esiste un’unica regola, ma delle linee guida da seguire e adattare ai singoli progetti.

La chiave del successo è una buona pianificazione di base con l’aggiunta di qualche contenuto spontaneo, purché sia in linea con il proprio stile comunicativo e gli obiettivi da raggiungere.

I migliori tool per un piano editoriale efficace

Esistono diversi tool ed applicazioni utili per ottimizzare e migliorare la qualità del lavoro.

Tra i principali abbiamo Google Suite, la suite di software e strumenti di produttività per il cloud computing e per la collaborazione di Google.

Tra i vari strumenti offerti Google Calendar consente di poter programmare ora e giorno delle varie attività, mentre Google Drive offre la possibilità di condividere in modo semplice e immediato documenti con il proprio team di lavoro.

Un altro strumento che non può mancare è Trello, un tool di project management gratuito nella sua versione di base, che, grazie a dashboard, liste e card, permette di fissare in modo preciso le scadenze, distribuire efficacemente il flusso del lavoro ed organizzare le attività in task.

Infine non dimentichiamo il foglio di lavoro Excel, che ha il vantaggio di poter lavorare con formule e funzioni e ottenere dei riepiloghi automatici.

Perfetto, quindi, per tenere sotto controllo i numeri, i valori, le parole chiave, ecc.

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