I millenial sono stati a lungo al centro di campagne di marketing nel regno digitale. Oggi però, con la maturità di più di 2 miliardi e mezzo di utenti appartenenti a alla generazione z, Facebook ha voluto fare il punto su come i marketers dovrebbero muoversi nei confronti di questa generazione che sta mutando.
La Gen Z (come si è soliti chiamarla) comprende gli utenti con età compresa attualmente tra i 18 e i 24 anni.
Secondo Facebook questo settore va a coprire la spesa di 143 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti.
Conoscere la generazione “Me is We”
Come scrive lo stesso Facebook nel suo comunicato ”
molti di loro hanno ereditato la saggezza dei Boomer, l’indipendenza della Gen X e la fiducia dei Millennial, mentre sviluppavano la loro visione del mondo “me is we”.”
Questa generazione infatti si considera come parte di qualcosa di più grande, principalmente legati ai valori in termini di inclusività, curiosità, reciprocità e unità globale.
Facebook ha cercato di delineare alcune tendenze chiave di questa generazione di cui i professionisti del marketing devono essere consapevoli e porre attenzione per massimizzare al massimo le loro campagne dirette a questa generazione. Ecco quindi gli aspetti più importanti da tenere a mente per colpire la generazione z.
La chiave è nella diversità
Sempre dal rapporto pubblicato da Facebook leggiamo che “la Gen Z vede spesso la sua diversità come una risorsa. Questa è la generazione più diversificata nella storia degli Stati Uniti e ai suoi membri piace vedere la rappresentazione al di là dei contenuti convenzionali. In effetti, il 71% afferma che vorrebbe vedere una maggiore diversità nella pubblicità”.
L’esempio riportato da Facebook è quello del marchio più rappresentativo per questa generazione : ASOS.
Come possiamo vedere dal post sotto, questa elasticità mentale si riflette sulla comunicazione social.
“Il rivenditore di abbigliamento ASOS ha creato una linea di moda dedicata ai giovani chiamata Collusion, dove tutto è sostenibile, privo di traccie animali o di genere. Attraverso un sondaggio in un annuncio Instagram Stories, il marchio ha scoperto che quasi i due terzi degli intervistati ritiene che i vestiti non debbano essere di genere, fornendo informazioni dettagliate ai propri clienti e indicazioni per il rivenditore.”
Trasmettere curiosità
Il 43% degli intervistati appartenenti alla Generazione z afferma di avere difficoltà a scegliere cosa guardare, ascoltare e leggere. Cresciuto in un mondo in cui le informazioni passano per il loro smartphone, non deve sorprenderci scoprire che questa generazione è sempre più attenta alla pubblicità e alla curiosità. Curiosità e ispirazioni vengono alimentate dallo sfruttamento di canali diversi di influenza. Instagram in questo la fa sicuramente da padrone per approfondire le loro passioni e permettere di connettersi ad un quadro più ampio.
La generazione z alimenta la presenza online tramite la rappresentazione di sé, dalla condivisione di storie e dall’esplorazione dei loro interessi. Questo offre ai professionisti di marketing una grande possibilità per ascoltare e partecipare alle conversazioni con i soggetti coinvolti.
Qui sotto i dati riportati dalle analisi della generazione z per interesse.
La bellezza di instagram è che viaggia per una lingua universale che è quella delle immagini: storie, emoji, adesivi tutto deve essere utilizzato nella maniera più creativa possibile per distinguersi dai competitor e attivare la loro curiosità.
Creare una community
Questa generazione si basa su un legame importante creato con la comunità: con oltre 10 milioni di gruppi su Facebook e 1,4 miliardi di persone che li utilizzano mensilmente, questo elemento assume una rilevanza importante. Le comunità vengono generalmente create intorno ad interessi , passioni, credenze,… Il vero scopo per cui si fa parte di una community sta però dal riceverne dei benefici: ecco perchè i marchi sono ben accolti all’interno solo se sono in grado di darne un valore. Esperienze esclusive, contenuti dietro le quinte e opportunità di collaborazione sono tra gli elementi più apprezzati per la connessione. Senza mai dimenticare il potere delle interazioni personali: il 60% degli intervistati appartenenti alla generazione z desidera comunicare con le aziende tramite messaggistica.
Benefici globali per la causa “me is we”
Gli appartenenti alla generazione z sono molto consapevoli del vasto mondo che li circonda e capiscono come le loro singole sono in grado di influenzare coloro che vivono al di là di dove vivono. Questo senso di connessione è maggiormente sottolineato dal fatto che la maggior parte di loro (61%) afferma di considerarsi cittadini globali.
Ecco perchè questo deve essere riflesso anche dai brands che devono trasmettere i propri valori. Il 68% della generazione z si aspetta che i marchi contribuiscano al bene della società. I marchi che dimostrano valori altruistici e comunicano in modo autentico saranno quelli che si collegheranno in modo più significativo con questa generazione.
Conclusioni
Se stai cercando di entrare in contatto con i consumatori più giovani, vale la pena leggere e capire i vari elementi che influenzano l’azione dei consumatori in questo gruppo. Capirne i fattori motivazionali può permetterti di creare una comunicazione più performante nei confronti di questo target specifico.