Dicembre 6, 2024

9 pratiche per migliorare la tua SEO

Quando un sito dopo aver inserito le parole chiave non riesce a classificarsi nei primi 10 posti nella pagina di Google, questo potrebbe diventare sconosciuto per utenti. Innanzitutto, bisogna ottimizzare al meglio per il motore di ricerca per essere uno dei 10, sennò le possibilità si possono abbassare.

Quindi il modo migliore è cominciare dalla base per poi avere autorità del sito durante le ricerche utilizzando le migliori strategie all’avanguardia. Molti si chiedono perché è importante apparire nella prima pagina, la risposta è semplice. Infatti, secondo un sondaggio il 75% degli utenti non va mai oltre la prima pagina del motore di ricerca. Adesso vediamo le 9 pratiche migliori per migliorare la SEO.

1. Come capire cosa vuole l’utente

La prima pratica è proprio questa capire in base alle query l’intenzione dell’utente, o meglio capire lo scopo per il quale la persona fa quella determinata ricerca. Quando si effettua una ricerca di solito come primi risultati appaiono video, immagini oppure post di siti che si occupano di quella ricerca. Tutto dipende anche da come si scrive le frasi, infatti, il motore di ricerca in base anche al cambio di un verbo capisce se è una cosa che l’utente vuole fare oppure comprare.

In base a questo potranno apparire dei siti di blog oppure dei siti di e-commerce. Tutto dipende da come si scrive le parole chiave se un utente scrivesse la parola “fare” di un qualsiasi prodotto, il motore di ricerca capisce che si vuole fare il fai da te per questo da i siti con le guide. Nel caso in cui si scrivesse la parola “comprare” il motore di ricerca darà come primi risultati gli e-commerce per poter effettuare l’acquisto.

Infatti, tutto dipende dall’intento di ricerca, il quale può essere di 4 tipi:

  • transazionale ovvero che l’intento dell’utente è quello di acquistare.
  • Navigazionale ovvero che la persona sta cercando un sito specifico.
  • Informativo cioè come dice la parola per informarsi in modo facile e veloce.
  • Commerciale cioè la persona ha in mente un prodotto da acquistare ma non ha le idee chiare.

2. Scrivere il titolo e la meta descrizione efficaci

Spieghiamo molto brevemente cosa sono, il tag title è il titolo che compare nella pagina di Google ed è il titolo degli articoli. Per esempio Google tiene conto delle prime 50/60 lettere che compongono il title. Esistono vari requisiti per creare un titolo efficace:

  • scrivere un titolo che è simile all’intento di ricerca.
  • Il titolo deve essere accurato ma sintetico.
  • Inserire nel titolo le parole chiave della ricerca.

La meta descrizione o meta description è la sintesi dell’articolo che si andrà a leggere, il quale viene controllato dalla SERP e si trova sotto il tag title. La meta description non è essenziale per classificarsi nei posti migliori di ricerca ma solo per i click.

3. Ottimizzare al meglio le immagini

L’ottimizzazione delle immagini possono dare un piccolo contributo nel posizionamento e ad aumentare il traffico sul sito. Vediamo i punti più importanti:

  • scegliere un formato file adatto, infatti, si consigliano i formati JNG,PNG e WEBP.
  • Comprimere le immagini, questo perché più la foto è grande e pesante e più ci metterà tempo a caricarsi. Esistono dei programmi gratuiti per comprimere le immagini e sono: Short Pixel per le foto su WordPress, TinyPNG e ImageOptim se si utilizza un Mac.

4. Ottimizzare la velocità della pagina

La velocità del sito influisce molto sulla classifica di posizionamento. Infatti, esistono molti programmi gratuiti che possono aiutare per velocizzare il sito tra cui: GTMetrix e PageSpeed Insights. Come è stato detto in precedenza per migliorare la velocità bisogna comprimere le immagini inoltre è possibile eliminare il plugin, abbassare al minimo CSS e JavaScript e abbassare i tempi di risposta del server.

5. Inserire link interni

I link interni servono a Google per capire i post, se questi vengono compresi al meglio fanno aumentare il posizionamento. I link interni sono dei link i quali sono collegati ad altre pagine del proprio sito.

6. Rendere il contenuto semplice e scorrevole

La sesta pratica è quella di non far pesare alla persona che entra nel sito di leggere gli articoli. Per questo bisogna fare dei passaggi:

  • visivamente l’articolo deve essere più semplice possibile.
  • Usare i titoli H1, H2,H3, per separare un paragrafo all’altro.
  • Usare lo spazio bianco, infatti, questo rende più facile la lettura e non fa perdere la concentrazione.

7. Strutturare l’URL

La struttura dell’URL è molto importante anche se non tutti ne tengono conto. Un’ottima struttura dell’URL aiuta sia l’utente che Google ad a sapere l’argomento che si andrà a leggere. Per creare L’URL bisogna avere questi requisiti:

  • inserire le parole chiave nell’URL.
  • Usare degli URL non tanto lunghi.
  • Si consiglia di inserire categorie o sotto-categorie dell’articolo.

8. Perché ottenere link esterni

I link esterni o backlink sono considerati da Google dei voti, grazie ai quali possono rendere più facile l’alzamento della classifica. Una cosa è importante è che bisogna avere dei link siti autorevoli sennò il posizionamento potrebbe crollare. Il miglior modo per esseri sicuri è quello di ripetere la strategia del competitor.

9. Creare dei contenuti interessanti

La nona e ultima pratica è quella di creare dei contenuti di qualità con lo scopo di avvicinarsi a quello che gli utenti cercano. Per creare contenuti interessanti e utili bisogna:

  • trovare le parole chiavi giuste.
  • Capire cosa vuole l’utente.
  • Controllare gli altri siti competitor.

Un punto che non è stato inserito ma che molti si chiedono è la lunghezza dell’articolo. Molti pensano che più è lungo l’articolo più va a favore per il posizionamento, non è proprio così. Infatti, l’importante è che l’articolo risponda alle domande dell’utente.

Photo credits : Pixabay

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